RINASCIMENTO

L’EREDITA’ DEL RINASCIMENTO. UNA LEZIONE SULL’INNOVAZIONE E L’IMPRESA

Pubblicato da Guerini nel 2008, il breve saggio era stato ispirato da una collaborazione con le Human Resource di IntesaSanPaolo.

Il piccolo compendio è una sorta di divertissement per mettere a fuoco, in un discorso leggero, una serie di temi, oggi, indubbiamente di frontiera e molto impegnativi, legati all’attualità della cultura della rinascenza.

Oggi, la cultura della rinascenza è soggetta ad una sorta di exaptation. In prima battuta, ad opera delle scienze della cognizione, quindi ad opera delle cosiddette scienze della complessità. Quello che viene recuperato è la sua cultura costruttivista, che si traduce nel blocco stretto di tecnologia, scienza, arte e impresa.

In questa prospettiva si pone un quesito: cosa hanno da imparare i manager dalla cultura della rinascenza? Cosa significa la sua ri-attualizzazione in relazione alle attuali frontiere del management e dell’impresa?

Una prima parte, è dedicata alla messa a fuoco di quegli aspetti della rinascenza che oggi sono oggetto di un vero e proprio processo di ri-attualizzazione.

Una seconda parte, è costituita da tre racconti che dovrebbero rappresentare altrettanti modi di pensare della rinascenza, rispettivamente, sulla scienza (si tratta di un dialogo immaginario fra Johann Kepler e Tycho Brahe), sulla logica della decisione (il racconto del viaggio immaginario del matematico Niccolò Tartaglia in nave tonda), sulle situazioni di indecidibilità logica (il dialogo immaginario di Francesco Deligne, con il matematico Francesco Viète a ridosso della notte di S. Bartolomeo).

Una terza parte, è dedicata alla cosiddetta crisi dell’innovazione nell’attuale mondo occidentale a alla lezione che si dovrebbe imparare dalla rinascenza.